L’arte dello Champagne in Autunno

L’autunno è la stagione dei colori intensi, delle prime sere accese dal tepore del camino. È il momento in cui i ritmi rallentano, i sapori si fanno più profondi e i profumi più densi. In questo contesto intimo e avvolgente, lo Champagne svela un lato nuovo e sorprendente della sua personalità: più maturo, più complesso, più meditativo.

Se in estate ci conquista per la sua leggerezza e freschezza, in autunno diventa un compagno di viaggio capace di amplificare le sensazioni, di abbracciare i contrasti e di raccontare la bellezza del tempo che passa. Tra riflessi dorati e note terrose, lo Champagne diventa racconto, rituale e poesia.

Per celebrare la sua versatilità e la magia di questa stagione, abbiamo scelto tre Cuvées esemplari: tre interpretazioni di eleganza, forza e profondità, ognuna con un carattere unico, perfettamente in sintonia con l’anima autunnale.

TRE CUVÉES PER L’AUTUNNO

1. Clos Sainte Hélène 2016 Extra Brut Parcellaire – Sanchez-Le Guédard

Un Pinot Noir in purezza, nato da un’unica parcella di Cumières Premier Cru, che riflette la maturità e l’intensità dell’autunno, con i suoi profumi più pieni e le sfumature della stagione.

Millésime 2016, un’annata intensa e concentrata, questa Cuvée biologica rivela una struttura elegante e avvolgente, unita a una freschezza sottile che ne scolpisce il profilo.

Vinificato interamente in acciaio e con un dosaggio in Extra-Brut, esprime un equilibrio perfetto tra pienezza e vitalità, tra energia e armonia. Al naso emergono note di frutta secca,agrumi canditi e un accenno di spezie dolci; al palato si apre con ampiezza e tensione, per poi concludersi in un finale limpido e persistente.

È lo Champagne ideale per le prime sere autunnali, da degustare accanto al camino o in abbinamento a piatti intensi e profumati: rombo agli agrumi, cappone alle erbe mediterranee o tagliolini freschi al tartufo.

Un calice che accompagna con naturalezza il tempo che scorre più lento, trasformando ogni momento in un’esperienza di autentica eleganza.

2. Rosé de Saignée Extra-Brut – Grongnet

Un Rosé di rara intensità e precisione, ottenuto con la tecnica della saignée, che prevede un breve contatto tra il mosto e le bucce per estrarre colore e struttura. Questo Champagne nasce da un perfetto equilibrio tra Pinot Noir e Meunier, provenienti dall’annata 2022, e vinificato senza fermentazione malolattica, per preservarne freschezza e acidità. Questa elaborazione conferisce al Rosé de Saignée un’energia vibrante e una tensione aromatica ineguagliabile.

La sua veste rubino profondo anticipa un bouquet sensuale di amarena matura, melograno e frutti di bosco. Al palato rivela una materia densa e vellutata, in cui la potenza del frutto si fonde con una finezza quasi tattile.
Il finale, asciutto e cristallino, mantiene una freschezza che ricorda le prime giornate d’autunno: limpide, luminose e già scaldate dai riflessi autunnali.

È una Cuvée che parla di passione e calore, perfetta con piatti dal carattere deciso come una bistecca alla fiorentina, l’anatra all’arancia o anche preparazioni d’ispirazione asiatica dai sapori umami. Uno Champagne che illumina l’autunno di energia e passione.

3. Blanc de Blancs Millésime 2019 Grand Cru – Hervy-Quenardel

Un Blanc de Blancs di straordinaria eleganza, espressione pura dello Chardonnay proveniente dai vigneti Grand Cru di Verzenay, nel cuore della Montagne de Reims. Vinificato prevalentemente in acciaio inox, con un 32% del vino affinato in botti di rovere, unisce la precisione minerale tipica dello Chardonnay alla complessità e alla rotondità del legno.

Il risultato è un equilibrio perfetto tra tensione e cremosità, tra energia e profondità. Al naso si apre con note di agrumi e fiori bianchi; al palato la texture è setosa, il finale lungo e raffinato, con una sfumatura salina che invita al prossimo sorso.

Questo Champagne rappresenta la luce autunnale: chiara, dorata, avvolgente. Accompagna meravigliosamente piatti eleganti come un branzino in crosta di sale, tagliolini al tartufo bianco o una vellutata di zucca e zenzero. Un vino che invita a rallentare e a godere l’attimo, come una passeggiata tra le vigne al tramonto.

Conclusione

L’autunno è il tempo del ritorno alla profondità, dell’ascolto e della lentezza.

Dalla potenza silenziosa del Clos Sainte Hélène 2016 alla vibrazione rubino del Rosé de Saignée di Grongnet, fino alla purezza cristallina del Blanc de Blancs 2019, ogni Champagne rivela un volto diverso dell’autunno. Un invito a riscoprire il piacere del tempo che si dilata, delle bollicine che accarezzano il palato e dell’eco aromatica che si prolunga nella memoria.

In autunno lo Champagne è un’arte di vivere, un modo di celebrare la bellezza delle cose che maturano lentamente.