- 1a fermentazione: Inox
- Malolattica: No
- Monocru: Étoges
- Vendemmia: 100% 2022
- Côte des Blancs - Étoges
- Extra Brut
- Pinot Noir 50% - Meunier 50%
È una Cuvée dalla struttura importante, con un profilo fruttato deciso e una materia ben presente, che la rendono estremamente adatta alla tavola.
Si abbina con naturalezza a una bistecca alla fiorentina, grazie alla sua capacità di sostenere tagli di carne ricchi. Con il maiale glassato o speziato entra in sintonia sostenendo le note dolci e aromatiche del piatto. Ideale anche con l’anatra all’arancia, dove l’acidità del vino equilibra la dolcezza agrumata della salsa.
La sua versatilità si estende a piatti di ispirazione asiatica, come gli spaghetti yakisoba, grazie alla combinazione di freschezza, frutto e struttura. Con un piccione servito con uva nera, infine, crea un abbinamento raffinato, in cui le componenti fruttate e carnose del piatto dialogano perfettamente con quelle della Cuvée.
Un Rosé de Saignée che non si limita ad accompagnare, ma partecipa attivamente all’armonia del piatto.
Il magnifico color rubino, di grande intensità, riesce persino a colorare la schiuma al momento del servizio. Poi, l'effervescenza si calma creando una delicata aureola in superficie.
In primis si percepisce l'amarena, ma anche la liquirizia, la gelatina di mele cotogne, la marmellata di sambuco...
Dopo qualche secondo di aerazione, percepiamo una piccola nota affumicata, ma soprattutto è la grande stabilità dell'espressione che risalta.
Questa Cuvée ci offre un carattere aromatico potente, con uno stile molto accattivante.
Poi la corpulenza del vino domina ampiamente l'espressione dell'effervescenza. La struttura minerale e una leggera componente tannica sono elegantemente espresse e in perfetta armonia con la ricchezza della Cuvée.
L'insieme genera una texture vellutata molto lussuosa con aromi di granatina, mirtillo, ribes nero...
Carpe Diem
Rosé de Saignée
Grongnet
Il colore rubino profondo ne anticipa la ricchezza, mentre il bouquet svela aromi intensi di amarena matura e frutti di bosco.
Al palato colpisce per la delicatezza della sua trama: la struttura è presente, avvolgente, ma sempre accompagnata da una sensazione tattile setosa e precisa.
Una Cuvée potente e nobile, che esprime la sua raffinatezza con equilibrio e autorevolezza.

Sono la quinta generazione di Vigneron.
Sono cresciuta girando tra i vigneti con i miei nonni.
Dopo alcuni anni, trascorsi "all'esterno", il ritorno alle origini si è imposto a me come una scelta naturale.
Non dimenticherò mai lo sguardo di mio nonno, pieno di lacrime, quando gli ho annunciato che avrei preso il testimone e che l'elaborazione come Récoltant Manipulant (RM) sarebbe continuata, una tradizione iniziata dal suo stesso nonno.
È un privilegio beneficiare della trasmissione del sapere di mio padre, godendo allo stesso tempo della libertà di coltivare e vinificare secondo le mie proprie scelte.