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Lo Champagne a tavola

21 gennaio 2022

Lo Champagne è il compagno ideale di un intero pasto sia festivo che conviviale! 

In passato, lo Champagne era considerato una delle migliori bevande come aperitivo "perché apre le papille gustative", così come per il dessert, dove il Demi-sec si sposa perfettamente con diversi tipi di dolci.

Fu da Maxim's, dopo la Seconda guerra mondiale, che lo Champagne conquistò tutto il pasto, sotto la guida del suo proprietario e gastronomo Louis Vaudable: "Lo Champagne", spiegava all'epoca, "è un vino adeguato a tutti i piatti.” Aggiungiamo che, secondo lui, “i clienti ne sono molto contenti perché lascia la testa libera e il corpo leggero”.

Un argomento valido ancora oggi!

LA NOUVELLE CUISINE

Dagli anni '80, con l'arrivo della "nouvelle cuisine", i piatti si trasformano, diventando più leggeri, meno grassi, con meno artifici, concentrandosi sulla materia prima, sul prodotto grezzo. Lo Champagne segue lo stesso percorso: si spoglia e l’elaborazione di vini non dosati valorizza il terroir e la sua tipicità. La bella materia, fonte inesauribile di aromi e sapori, permette le combinazioni più gustose e sorprendenti. 

Lo Champagne non è più "aperitivo" ma pasto!

UNA NUOVA GENERAZIONE DI VITICOLTORI

Un'evoluzione resa possibile grazie al lavoro della nuova generazione di viticoltori che, grazie al miglioramento delle tecniche di vinificazione e alla modifica dei metodi di lavoro, producono in famiglia degli Champagne sempre più puri, poco dosati, esprimendo così pienamente il loro terroir. Degli Champagne con una forte identità, molto spesso mono vitigno, mono parcella/terroir, o addirittura biologici, che rivoluzionano la degustazione.

Si tratta di Champagne gastronomici che si accordano con molti sapori, il che è proprio quello che ci permette di costruire abbinamenti cibo-vino.

OGNI PIATTO HA IL SUO CHAMPAGNE

Proprio come facciamo con il vino! La grande varietà di Champagne, freschi e leggeri, freschi e rotondi, rotondi e saporiti, rotondi e corposi e anche molto corposi, ci offre la più ampia scelta e convalida l'idea dello Champagne che accompagna un intero pasto. Ogni piatto ha il suo Champagne: dalla costata di manzo perfetta con uno Champagne corposo da un terreno argilloso al pesce al vapore che richiede uno Champagne fresco sino al controverso cioccolato con cui pochi Champagnes funzionano.

Per Arnaud Lallement, chef tre stelle Michelin a L'Assiette Champenoise vicino a Reims (al quinto posto nella classifica dei migliori 1000 ristoranti del mondo!) non solo la ricerca di abbinamenti cibo-Champagne è un pozzo senza fondo, ma non ci sono nemmeno divieti, tanto il campo delle possibilità è infinito. A riprova, il suo menu "Dégustation" comprende una decina di piatti che hanno tutti il "loro" Champagne. Vent'anni fa", racconta a titolo di esempio, "non si serviva lo Champagne con gli asparagi, ma oggi è possibile. A volte", spiega ancora, "assaggio uno Champagne e ho un flash della ricetta che lo accompagnerà". A volte è il contrario, come uno scampo appena arrostito che servo con un Blanc de Blancs in purezza.

Infine, anche Daniel Pires, capo sommelier dell'emblematico Royal Champagne, si rallegra di questa tendenza, verso gli Champagne di terroir e con meno dosaggio, che permette di uscire dal dittico aperitivo-dessert e autorizza abbinamenti più audaci, come un extra-brut con un granchio, un Blanc de Blancs con il pesce e una piccola salsa cremosa, o un Blanc de Noirs con il pollame o una costata di vitello. La sua conclusione: "Bisogna avere il riflesso di scegliere il proprio Champagne esattamente come si fa con un grande vino."

E ora che sai tutto, vieni nella nostra Boutique a

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Cin cin et à votre santé !!!

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